Le neoplasie rare sono un argomento di grande interesse per le molteplici possibilità di cura e di interpretazione. La loro bassa incidenza e frequenza impone la necessità di arrivare presto ad una centralizzazione, o comunque alla costruzione di un registro o di un’esperienza condivisa di tutte le realtà italiane. Questo per avere la possibilità di confrontarsi nella cura, nella diagnosi e nei procedimenti terapeutici dei pazienti, in modo da evitare la spiacevole circostanza che vede protagoniste le persone colpite da una di queste patologie, e in questi due giorni di congresso abbiamo avuto modo di conoscerne diverse, costrette ad emigrare o a ricercare pareri diversi e spesso contrastanti, a volta senza nessuna logica o razionalità.
In modo particolare nella mia relazione affronterò il tema del tumore germinale del testicolo che rappresenta meno dell’1% delle patologie tumorali che riguardano il maschio e che colpisce in una fascia d’età che va tra i 20 e i 40 anni, rappresentando il terzo tumore in ordine di incidenza. In nessun altro caso c’è la necessità di avere una conoscenza completa che può essere offerta solo dalla raccolta e dallo studio dei casi che quindi devono essere necessariamente centralizzati e condivisi. Durante la mia presentazione mostrerò infine alcuni casi clinici sui quali gli esperti, raccolti nel gruppo del tumore del testicolo, forniranno il loro parere su quale sia il comportamento più corretto da seguire.
Roberto Salvioni
Direttore struttura complessa urologia Istituto Tumori Milano